Arlequins Newsletter
Oct , 2003 12: AM
I Mindflowers possono venir di primo acchito situati nella scia di Liquid Tension Experiment e Gordian Knot in quanto mixano un Prog venato di fusion con le rimiche potenti e il tecnicismo del Prog metal. La similitudine non deve far pensare a un'opera di clonazione in quanto il quartetto ungherese, oltre alla peculiarità di aggiungere alla mistura un po' di folk ungherese, ha proprie caratteristiche peculiari molto interessanti ed il piatto della bilancia pende nettamente in favore della componente Prog. Virtuosismi ed improvvisazioni non hanno sapore pesante e tutto viene messo al servizio di una composizione oculata ed equilibrata che fa di queste 9 tracce dei veri gioiellini, uno diverso dall'altro, senza appesantimenti, con cambi di tempo acrobatici quando la situazione del brano lo richiede ma con soluzioni melodiche abbastanza lineari quando la musica cambia d'umore e si fa più intimistica. "Improgressive" consta appunto di 9 brani strumentali piuttosto differenti l'un l'altro: dai pezzi veloci e complicati (soprattutto nella prima parte del cd) ai duetti lirici tra tastiere e basso o tra chitarra e violino (in un brano dai forti sapori ungheresi) alle liquide peregrinazioni di Chapman stick, fino agli oltre 20 minuti dell'epico brano finale. Questo forte, vivo ed entusiasmante lavoro è uno dei più alti punti tra le nuove produzioni Prog; i Mindflowers sembrano aver iniziato col piede giusto e non possiamo che aspettarci ancora valide produzioni come questa, dato che il potenziale sembra essere notevole.
Alberto Nucci
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