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Una conferma! Gli After Crying con quest'album confermano infatti di essere una delle più belle realtà in circolazione nell'ambito del rock progressivo. Dopo diversi album in studio di altissimo livello e dopo un doppio live spettacolare, il gruppo ungherese si cimenta in una nuova prova dal vivo stavolta con un supporto orchestrale. Registrato nell'ottobre del 2000, questo concerto è quindi un'ulteriore dimostrazione della classe immensa di questa band, che ripropone alcune tra le proprie migliori composizioni con l 'ausilio di un'orchestra completa e con l'intervento di altri musicisti che arricchiscono soprattutto la sezione fiati. Si ripropongono, così, le caratteristiche e la grande qualità della musica degli After Crying, caratterizzata da un perfetto mix di progressive di derivazione crimsoniana e musica da camera, nell'occasione ulteriormente rimarcata dall'accompagnamento orchestrale. E' ovvio, quindi, che visto il contesto è l'anima più classica del gruppo a venir fuori, ma anche le trame oscure che contraddistinguono il sound del gruppo si delineano in maniera abbastanza decisa in diverse circostanze. I brani sono riarrangiati e ne beneficiano soprattutto i diversi estratti dall'album "6", lavoro che evidenziava qualche pecca. Bellissime come sempre le malinconiche "Suburban night" e "Shinin'", mentre i brani tratti da "Fold es eg" rivelano anche in quest' occasione la forte influenza emersoniana. Peccato che, come nell'altro album dal vivo, non siano eseguiti brani da "Megalazzotak e megzomoritottak", che a mio avviso sarebbero stati particolarmente adatti all'occasione. Quest'album è comunque una nuova dimostrazione dell'eccellenza della band e testimonia come oggigiorno non manchino gruppi che riescono a mostrare una fortissima personalità. L'ultimo album in studio degli After Crying non aveva convinto appieno, ma i due live usciti hanno assolutamente soddisfatto. Ora non resta che sperare che la band ungherese ritrovi anche l 'ispirazione per deliziarci con nuove perle in futuro.
PdS
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