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Era tempo che i dischi di questa band ungherese divenissero reperibili anche da noi...! Ho conosciuto casualmente gli AFTER CRYING casualmente, comprando il loro precedente CD ("Megalazottak..." - 1992) ad una bancarella, restando subito affascinato dal loro Prog acustico, molto sulla linea dei King Crimson di "Islands". Una volta messo nel lettore questo loro terzo lavoro intitolato "Föld és ég", rimango scioccato dalle prime note: ma questi sono gli EL&P?! Sono uguali! Vado a vedere i titoli dei brani e leggo per i primi due l'indicativo nome "Manticore érkezése" (pt. I & II), e per il quarto un titolo come "Rondo"... Vabbè, allora ditelo...! Ma il CD non è tutto EL&P: terminato questo breve ma intenso omaggio al celebre trio, la musica ritorna sui toni che conoscevo, anche se le composizioni si fanno un po' più jazzate, con notevole utilizzo di cello, tromba, flauto e. soprattutto, piano. La parte centrale dell'album è fatto di queste sonorità: caute, mistiche, quasi immobili, da ascoltare in silenzio per non coprirle col rumore del nostro respiro. Tutto ciò con l'eccezione dei 9 minuti di "Judás", che ritorna alle ritmiche iniziali, pur senza i connotati emulativi. Il CD si chiude con gli splendidi e canterburiani 13 minuti di "Kétezer év", brano che ci può ricordare i nostrani Eris Pluvia. Gli AFTER CRYING riescono a sorprendere, dunque, con un album eclettico, fresco e spontaneo, ancorché in apparenza serioso, in cui vengono fuori almeno tre facce diverse del gruppo.
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