Arlequins Newsletter
, 2001 12: AM
Questo è il primo di tre album (gli altri due usciranno a breve, tranquilli) intesi a ripescare inediti e rarità dagli archivi sonori di questa ormai ventennale band ungherese. Un’operazione (l’ennesima) per spillare altri soldi al povero appassionato Prog? Se anche fosse così, ne vorrei sicuramente di più, di queste speculazioni! Chi conosce il primo album dei Solaris non avrà difficoltà a credere che il materiale degli inizi del gruppo è di qualità assoluta, ai vertici qualitativi dell’est Europa, e non solo. I 5 brani qui presentati risalgono al primissimo periodo, in effetti al solo anno 1980. Possiamo riconoscere qua e là alcune cosette apparse successivamente in album ufficiali, ma l’ascolto dell’iniziale “Revival” vale da solo l’acquisto del cd. Oddio... il flauto di Attila Kollár entra nel cervello e non ne esce più; i nostri neuroni chiedono di più, di più... e di più arriva, coi brani successivi, tra cui i 19 minuti della “Solaris suite”. Musica a volte un po’ naïf, ma stiamo ascoltando Prog ai suoi massimi livelli. Basta... finisco qui perché ogni parola ulteriore è inutile.
AN
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