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Il più grosso limite dei Solaris è stato quello, loro malgrado, di provenire da un paese, l'Ungheria, che per molti anni ha costituito un impedimento alla diffusione della loro musica. Autori di due stupendi album, "Marsbéli Krònikàk" del 1984 e "1990" del 1990, i Solaris hanno avuto finalmente l'occasione di pubblicare (dopo la recente ristampa di "Marsbéli Krònikàk") qualcosa che potenzialmente può raggiungere quelle migliaia di amanti di ottimo progressive, finora all'oscuro dell'esistenza di questa straordinaria band ungherese. E' stato grazie al raduno progressivo "Progfest", tenuto a Los Angeles nel novembre 1995 (per merito del prodigo Greg Walker), che siamo venuti in possesso di questo doppio CD, testimonianza live (che contiene anche l'inedito registrato in studio "Beyond" di 12 minuti) di oltre un decennio di attività musicale dei Solaris. Brani come "Martian Chronicles", "Bonus Game", "Solaris", "Apocalypse", hanno il potere di far sognare nuovamente chi già da anni li conosce e li considera dei capolavori, così come chi, sfortunato lui, ancora non sa cosa i Solaris sono capaci di produrre. Il loro stile, un perfetto equilibrio fra l'esperienza degli anni settanta e le influenze "futuriste" ed elettroniche degli '80s, che sfugge costantemente alle consuete classificazioni, è infetti in grado di dischiudere un immenso universo emozionale, nel quale è impossibile non perderci con la consapevolezza di ottenere ben più di quanto siamo capaci di dare.
GB
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