AntithEtik
2004 . :
Questo tastierista e pianista classico, che abbiamo imparato ad apprezzare attraverso l’estasiante musica degli After Crying (coi quali Csaba ha pubblicato tre lavori: “Overground music”, "Megalázottak és megszomorítottak” e “Föld és ég”), dopo aver dato vita ad un nuovo progetto, i Townscream (scioltisi dopo aver realizzato il loro unico album: “Nagyvárosi ikonok”), si è dedicato alla sua carriera solistica, avendo pubblicato ad ora cinque album. Questo nuovo lavoro è una raccolta di brevi composizioni scelte personalmente da Gergely Böszörményi, da sempre boss della Periferic, tra quelle realizzate da Vedres come solista. A queste tracce, è stata aggiunta una selezione di 9 idee libere che non si adattavano al concept dei precedenti album. Le composizioni, 30 complessivamente, sono tutte brevissime, malinconiche e quasi esclusivamente pianistiche; ben riconoscibile è il tocco musicale degli After Crying, anche se in questo caso le tracce sono povere di intrecci, lineari e poco sviluppate. Accanto a composizioni di vera e propria musica contemporanea, apprezziamo canzoni, parte delle quali cantate, basate su tastiere oscure e gotiche, con qualche raro tocco di violino, che rappresenta uno dei pochissimi altri strumenti che possiamo sporadicamente incontrare. Più che una raccolta di brani abbiamo un pugno di divagazioni di idee e pensieri, più o meno sviluppati, ma comunque raffinate ed affascinanti che potrebbero non dispiacere agli amanti del noto gruppo ungherese. Oltretutto alcune idee qui esposte sono state utilizzate nel repertorio degli After Crying stessi (vedi “Fekete hangulat”). Si tratta senza dubbio di un disco interessante, anche se la bellezza delle impressioni musicali di Csaba risalta massimamente nel contesto di canzoni più strutturate, come quelle della band da lui abbandonata.
Jessica Attene
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